La Casa dei Tre Oci di Venezia ospita la retrospettiva dedicata a Ferdinando Scianna, grande fotografo siciliano. Ecco alcune foto della mostra accompagnate dai testi scritti dallo stesso Scianna e destinati all’audioguida.
“Sono Ferdinando Scianna. […] Sono nato a Bagheria, vicino a Palermo, il 4 luglio del 1943, a mezzogiorno. […] Quando dissi a mio padre che avrei fatto il fotografo e lui capì che dicevo sul serio, ne rimasi atterrito. […] Ho cominciato a fotografare attorno ai 17 anni”.
“Per un pregiudizio, non credo che ci siano buoni fotografi che siano soltanto fotografi di moda. […] Il problema, ho sempre pensato, non è quanto forte urli: è quello che ci metti dentro l’urlo, dentro la densità estetica del tuo linguaggio. Lo stile va distinto dagli stilismi. Lo stilismo, mi spiegò una volta Sciascia, si nutre di trovate, lo stile di idee”
“Se qualcosa rivendico, questo sì con orgoglio, è il mio fare fotografie per mestiere. Il dibattito sulla fotografia come arte mi è totalmente estraneo; faccenda di etichette di vanità, di frustrazione sociale, di mercato”
“Non ho mai fatto fotografie per fare fotografie, ma per cercare di raccontare le emozioni e i pensieri che la realtà del mondo mi suscita”.
“I ricordi fondamentali avvengono nei primi dieci anni. Ecco il paradosso della memoria, specialmente della memoria di un fotografo. Il fotografo è condannato al presente. Ma niente come la fotografia fa diventare il passato e la memoria come il presente. Ciò che ci permette di vivere è l’oblio, non il ricordo”.
“Forse le fotografie si fanno proprio per questo: per cercare di ricordarsi quello che non hai fotografato. […] Fotografare è il tentativo, innumerevoli volte ripetuto, di dare una risposta immediata alla domanda fondamentale dell’esistenza del mondo e di noi stessi”.
“Ma la fotografia – credo, spero, mi illudo – è tra i linguaggi della modernità, un linguaggio che proprio perché ferma per un attimo il flusso indiscriminato, implica riflessione, chissà quante volte anche presa di coscienza, almeno la coscienza di trovarsi davanti ad un muro e di aver voglia di scavalcarlo e farlo a pezzi. […] Se parti dalla vita la vita ti regalerà le fotografie”.
“Si può mentire con le fotografie; si può persino dire la verità – per quanto ciò sia estremamente difficile”
FERDINANDO SCIANNA. VIAGGIO MEMORIA RACCONTO
Una mostra a cura di Denis Curti, Paola Bergna e Alberto Bianda (art director), organizzata da Civita Mostre e Musei e Civita Tre Venezie e promossa da Fondazione di Venezia.
Casa dei Tre Oci si trova a Venezia, Giudecca 43. Per arrivare prendere il vaporetto 2 / 4.1 / 4.2 e scendere alla fermata “Zitelle”.
La mostra è aperta tutti i giorni – tranne il martedì – dalle 10 alle 19, fino al 2 febbraio 2020. Il biglietto di ingresso costa 14.50€ e si può acquistare anche online qui. Si applicano riduzioni.
Il catalogo è edito da Marsilio Editori
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