Sono finalmente riuscito a visitare la mostra fotografica “Fulvio Roiter. Fotografie 1948 – 2007” in corso (fino al 26 agosto) alla Casa dei Tre Oci a Venezia.
Di Fulvio Roiter c’è poco da dire. Se avete visto belle foto di Venezia in vita vostra, c’è possibilità che gran parte di quelle siano state scattate da lui.
Nasce a Meolo in provincia di Venezia nel 1926. Su impulso del padre si iscrive ad un istituto tecnico per periti chimici, a cui affianca la passione per la fotografia. A partire dal 1948 collabora con Paolo Monti, che aveva fondato in quello stesso anno del Circolo Fotografico “La Caravella”.
Arrivò cosi il 1953. Mio padre diventava sempre meno tollerante e mi pose un aut-aut a breve scadenza: o me ne tornavo alla chimica oppure la mia passione per la fotografia doveva diventare redditizia. Ero a un bivio. Chiesi un’ultima chance. Questa: di offrirmi il minimo dei mezzi e di lasciarmi andare in Sicilia
L’anno della svolta è il 1954: il suo servizio sulla Sicilia viene pubblicato per intero dalla rivista “Camera” e gli dona visibilità internazionale, assieme al suo primo libro fotografico pubblicato, Venise a fleur d’eau. Nel 1956 vince la seconda edizione del Premio Nadar – il premio Oscar della fotografia – a soli 30 anni (e al 2018 uno dei tre fotografi italiani – con Ferdinando Scianna e Gina Lollobrigida – ad ottenere l’ambito riconoscimento). La carriera di Roiter decolla, nel 1959 incontra collega e futura moglie Lou Embo e nel 1977 esce per una piccola casa editrice friulana il libro Essere Venezia: si tratta di un successo clamoroso per un libro fotografico, che tocca il milione di copie vendute e gli vale il Grand Prix d’Arles.
Possiedo una copia di Essere Venezia, con dedica di mia zia a mio padre del 1978. Sono nate lì alcune delle mie ossessioni: la prima, senza dubbio, quella su Venezia. Ricordo che da bambino sfogliavo quelle pagine rimanendo immagato dalle immagini bellissime e colorate. La seconda è che mi appassionai al lavoro fotografico di Roiter, a tal punto che – il 18 aprile 2016 – quando lessi della sua scomparsa, ne rimasi sconvolto.
Quando ho saputo che la Casa dei Tre Oci – benemerita istituzione veneziana – aveva allestito una prima retrospettiva su Fulvio Roiter mi sono ripromesso di andarci al più presto. E l’ho fatto: anche perché la sede è alla Giudecca, fuori dal giro di turisti che affollano Venezia, e si gode di una vista notevole.
Non sono un critico d’arte, quindi mi limiterò a dire che la mostra mi è piaciuta molto. In quanto retrospettiva abbraccia tutto il lavoro di Roiter fotografo, dai suoi reportage in giro per il mondo, passando dalla Venezia in bianco e nero per arrivare a quella a colori più recente. Le foto sono evocative, potenti, mai banali, la scelta indica un lavoro curatoriale di assoluto livello. L’apparato didascalico è ridotto ma chiaro, e lascia spazio al vero protagonista della mostra: le fotografie.
Della mostra è anche stato edito un catalogo, molto elegante, pubblicato da Marsilio. Ecco alcune pagine che riguardano Venezia:
«Fulvio Roiter, la bellezza non l’ha cercata, ma l’ha costruita e definita in immagine con il suo pensiero ideologico, nel lungo e inesausto itinerario di fotografo, iniziato a Meolo e nella “bella” Venezia»
Italo Zannier
«Molto spesso mi sento definire il “fotografo ufficiale di Venezia”. Toglierei subito quell’ufficiale, mi basta quel “fotografo di Venezia”. È già molto così. Ho faticato trent’anni per arrivare a tanto»
Fulvio Roiter
«Il fulcro – o centro, cuore e anima – del lavoro di Fulvio Roiter è stata Venezia, la città che per prima ha invitato i suoi occhi a guardare attraverso un mirino, per portare alla luce ciò che nessuno aveva mai visto, ma solo pensato e sognato: un luogo magico, pieno di incanto, storia e bellezza; palcoscenico di un film mai distribuito ma che presto tutti avrebbero voluto vedere, camminando per calli e callette»
Denis Curti
FULVIO ROITER. Fotografie 1948-2007
VENEZIA / TRE OCI 16.03>26.08.2108
A cura di: Denis Curti
Mostra di: Fondazione Venezia
in paternariato con: Città di Venezia
Produzione ed organizzazione: Civita Tre Venezie
La Casa dei Tre Oci è alla Giudecca, Fondamenta Zitelle 43. (Vaporetto linea 2, 4.1, 4.2 fermata Zitelle).
La mostra è aperta tutti i giorni fino al 26 di agosto (tranne il martedì) dalle 10 alle 19.
Biglietti: 12,00 € intero | 10,00 € ridotto
Info: http://www.treoci.org
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